Patologia mammaria: lo screening ecografico

L'ecografia mammaria entra a far parte dello screening per le lesioni tumorali della mammella insieme alla mammografia. In generale la migliore indicazione è rappresentata dallo studio delle opacità nodulari eventualmente rilevate all'esame mammografico. Come già detto nella parte generale (Ecografia mammaria) l'ecografia trova la sua autonomia in alcune specifiche situazioni come, ad esempio: l'età giovane, in cui la densità ghiandolare non consente una chiara definizione delle lesioni alla mammografia; in gravidanza e allattamento, per la sua innocuità che lo rende esame da preferire per motivi proteximetrici; nelle alterazioni flogistiche e traumatiche, come primo approccio. Generalmente, l'ecografia mammaria è eseguita insieme alla mammografia e, se occorre, alla risonanza magnetica nucleare. La possibilità di eseguire un agoaspirato ecoguidato e il centraggio di lesioni non palpabili rappresenta un valore aggiunto di indubbio significato clinico-diagnostico.

La patologia mammaria puo' colpire anche il sesso maschile in misura ridotta rispetto alla donna. La minore indicenza nell'uomo (circa un caso ogni 520 uomini contro un caso ogni 10 donne - fonte AIRC - Tumore al seno nell'uomo) puo' essere spiegata da una minore quantita' di tessuto ghiandolare e da un differente equilibrio ormonale rispetto alla donna.

In genere l'eco mammaria è eseguita insieme alla mammografia e, se occorre, alla risonanza magnetica nucleare. Anche in questo caso, come per la tiroide, gli step successivi al ritrovamento di noduli, sono la biopsia e/o l'asportazione chirurgica con successivo esame istologico.

Per approfondire consiglio la lettura di questo lavoro pubblicato su una nota rivista scientifica: Ruolo dell’ecografia mammaria nella diagnosi del carcinoma occulto alla mammografia in donne con seno di elevata densità radiologica. Corsetti V.  et. Al. Radiol Med 2006.

 

 

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INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

Quando eseguire una ecografia mammaria

Le giovani donne dall'età di 26-28 anni dovrebbero eseguire una ecografia mammaria ogni anno.

Dall'età di 35 anni, oltre all'ecografia mammaria, dovrebbero eseguire una mammografia ogni anno.

Le donne che hanno avuto una gravidanza dovrebbero eseguire, oltre all'ecografia mammaria, la mammografia dall'età di 30 anni.

La RMN mammaria dovrebbe essere prescritta in caso di sospetta lesione.

Esame ecografico mammario

L'esame ecografico deve ricercare:

- Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo, come ispessimenti da infiltrazione neoplastica o da reazione infiammatoria o desmoplastica

- Alterazione dei dotti galattofori, come dilatazioni e tortuosità, presenza di formazioni all'interno

- Alterazioni della continuità della fascia superficiale e dei legamenti di Cooper

- Alterazioni del tessuto fibroadiposo perilobulare per infiltrazione neoplastica o per reazione desmoplastica

- Morfologia del nodulo, irregolare, rapporto tra asse longitudinale e trasversale (L/T)

- Presenza di margini spiculati

- Presenza di artefatti ecografici, come rinforzo posteriore, ombre acustiche laterali, cono d'ombra

- Presenza di calcificazioni e di aree di disomogeneità

- Segnale ECD (poli vascolari)

- Presenza di linfonodi patologici lungo la catena della toracica interna e a livello del cavo ascellare

 

Patologia mammaria benigna

- cisti semplice

- cisti complicata

- fibroadenoma

- tumore filloide

- lipoma

- angiolipoma

- fibroadenolipoma

- galattocele

- papilloma

- lesioni traumatiche

- mastiti

- ascessi

Per una corretta diagnosi è importante il settaggio dell'ecografo: il grasso pre-mammario è iso-ipoecogeno rispetto ala parenchima ghiandolare mammario.

E' importante tenere a mente i seguenti artefatti che possono essere causa di false diagnosi di cisti complesse o lesioni solide che si mascherano da cisti:

- Reverberation echoes
- Side-Lobe artifacts
- Clutter
- Volume averaging
- Speckle artifact

Cisti mammaria semplice

La più frequente lesione benigna della mammella, tipicamente interessa le donne tra i 35 e i 50 anni, rara al di sotto dei 25 ed oltre i 60 anni.

La cisti semplice della mammella è ecograficamente anecogena e ben circoscritta, presenta una sottile capsula iperecogena e due artefatti tipici delle cisti: rinforzo acustico posteriore e ombre acustiche laterali sottili. La cisti con le seguenti caratteristiche ecografiche viene classificata BIRADS 2.

1. Anecogena
2. Ben circoscritta
3. Sottile capsula iperecogena completa
4. Rinforzo posteriore
5. Ombre acustiche laterali sottili

Se la cisti non appare con tutte le caratteristiche sopra descritte si può parlare di cisti complicata.

Cambiamenti fibrocistici benigni (FCC) in seno a cisti semplici frequentemente presentano un aspetto ecografico considerato dubbio.

Cisti mammaria complicata

Sono visualizzate ecograficamente come corpuscolate, con fini echi all'interno, contenenti materiale che si deposita nel fondo suscettibile di movimento al cambiamento del decubito della paziente. Al gruppo delle cisti complicate appartengono:

- cisti flogosate

- cisti emorragiche

- cisti settate

- cisti calcifiche

- cisti con vegetazioni parietali (papillomi con poli vascolari)

- cisti traumatica

Fibroadenoma mammario

Rappresenta la più frequente lesione focale di tipo solido, caratteristica dell'età giovanile, rara sopra i 35 anni. La crescita è correlata a fattori ormonali come gli estrogeni. Ecograficamente si presenta:

- di forma regolare o polilobata

- margini ben definiti

- prevalente diametro longitudinale (parallelo al piano cutaneo) rispetto al trasversale (perpendicolare al piano cutaneo) (L/T>1)

- ecogenicità in funzione del rapporto tra la componente cellulare e fibroconnetivale

- assenza dell'attenuazione posteriore del segnale

- scarsi segnali vascolari (non superiori a tre) e periferici

- aspetto prevalentemente omogeneo ma, talora, presenza di aree necritico-colliquative che conferiscono un aspetto disomogeneo

Approccio clinico indicato:

Nelle donne giovani, se il fibroadenoma non supera i 20 mm, follow-up ecografico e controlli periodici. Se di dimensioni superiori o in pazienti con età superiore ai 35 anni, è indicata enucleazione chirurgica.

Patologia mammaria maligna

- carcinoma duttale in situ (DCIS)

- carcinoma lobulare in situ (LCIS)

- carcinoma duttale infiltrante

- carcinoma lobulare infiltrante (ILC)

- carcinoma papillare

- carcinoma intracistico

- carcinoma mucinoso e midollare

- carcinoma tubulare e cribriforme

- carcinoma infiammatorio

- carcinoma metaplastico

- malattia di Paget

- linfoma

- sarcoma

- metastasi

- tumori rari (squamocellulare, adenoido cistico)

Vie linfatiche

Caratteristiche ecografiche dei noduli maligni:

- Forma polimorfa

- Microlobulazioni

- Margini angolari (spiculati), irregolari (80-90%) o mal definiti (60-70%)

- Aspetto "star-like" (duttali infiltranti)

- Maggior asse verticale

- Marcata ipoecogenicità (80-90%)

- Alone iperecogeno perilesionale per reazione desmoplastica dei tessuti circostanti o per infiltrazione neoplastica (10%)

- distorsione dell'architettura ghiandolare con ispessimento e/o interruzione e/o cambio del tipico orientamento obliquo delle creste di Duret (o legamenti di Cooper)

- Scarsa comprimibilità con la sonda ecografica

- Forte attenuazione del fascio US posteriormente alla lesione (30-40% dei carcinomi)

- Assenza di ombre acustiche laterali, o loro presenza monolaterale

- Calcificazioni

- Segnale ECD (poli vascolari)

- Linfoadenopatia

Problemi diagnostici di rilievo:

1) I fibroadenomi hanno in genere un maggior asse trasversale, ma questo non è sempre sufficiente a discriminare le patologie benigne dalle maligne.
2) I tumori maligni di piccole dimensioni possono apparire con un pattern di regolarità dei bordi e omogeneità della struttura, indipendentemente dall’istotipo.
3) I carcinomi midollari, papillari e il carcinoma duttale infiltrante all’esordio possono avere un pattern tipo benigno.
4) La lesione star-Like può essere riscontrata nei fibroadenomi, nelle alterazioni fibrocistiche, nell'adenosi sclerosante e nella liponecrosi, ponendo seri problemi di diagnosi differenziale con le forme di carcinoma duttale infiltrante.

Classificazione di BIRADS - noduli mammari

Breast Imaging Report and Data System

Si tratta di una classificazione basata sui rilievi ecografici, mammografici e della RMN, utile in quanto capace di orientare il clinico verso differenti entità patologiche.

Si distinguono 5 classi:

1 - normale - follow-up

2 - benigno - rischio di malignità 0% - richiesto follow-up

3 - dubbio, verosimilmente benigno - rischio di malignità < o = 2% - richiesto follow-up o biopsia

4a - medio sospetto, verosimilmente maligno - rischio di malignità > 2% < 50% - biopsia

4b - moderato sospetto, verosimilmente maligno - rischio di malignità > 50% < 90% - biopsia 

5 - maligno - rischio di malignità > 90% - biopsia

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Técnica ecografía mamaria parte 2. J. Dehais

Bibliografia:

Ecografia Clinica. Busilacchi - Rapaccini. Idelson Gnocchi

Ruolo dell’ecografia mammaria nella diagnosi del carcinoma occulto alla mammografia in donne con seno di elevata densità radiologica. Corsetti V.  et. Al. Radiol Med 2006.

AIRC - Il tumore al seno nell'uomo

Immagini: www.medicinapertutti.it