Artefatti in ecografia
Spesso aiutano l'ecografista nella diagnosi
Per artefatto ecografico -tra i piu' noti ricordiamo il cono d'ombra posteriore dei calcoli ricchi di calcio- si intende un difetto nella elaborazione dell'immagine. Spesso gli artefatti possono aiutare l'ecografista nel formulare la diagnosi (ad es. i gia' citato classico cono d'ombra posteriore nella litiasi della colecisti o renale, il rinforzo di parete posteriore e le ombre acustiche laterali nelle formazioni cistiche, ecc.), altre volte sono fonte di errore (ad es. immagine a specchio sul diaframma, volume parziale, ecc). Per tale motivo occorre analizzarli attentamente e sapere dare loro la giusta importanza proprio per non incorrere in errate diagnosi. Vi rimando alle seguenti letture nel caso vogliate approfondire l'argomento da altre fonti autorevoli:
- 'Semantica, Semeiotica e Artefatti' di Busilacchi P. e Vedovelli A.
- Manuale di ecografia veterinaria di Rossi-Spattini
Gli artefatti che più interessno l'ecografista sono quelli derivanti dalla interazione con i mezzi biologici. Come vedremo nelle pagine relative alle singole fattispecie, sono suddivisi in artefatti utili a fini diagnostici e in artefatti fonte di errore.
Cono d'ombra posteriore a calcolo della colecisti
Parametri da valutare nella genesi degli artefatti ecografici
1) apparecchiatura ecografica
2) regolazione dell'ecografo
3) interazione degli ultrasuoni con i mezzi biologici
Rassegna multimediale reperita sul sito YouTube.com.
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Ecografia Clinica. Busilacchi - Rapaccini. Idelson Gnocchi
Semantica, Semeiotica e Artefatti' di Busilacchi P. e Vedovelli A.
Dispense SIEMC (Società Italiana di Ecografia in Medicina e Chirurgia)