FAQs ecografiche

Se cerchi un caso ecografico simile al tuo, questo e' lo spazio dedicato alle domande piu' frequenti rivolte allo staff su patologie rilevate ecograficamente e su tutti gli aspetti riguardanti l'opportunita' di eseguire ulteriori indagini diagnostiche.

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Frequently asked questions

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Ho una placca in carotide, cosa fare? Consiglio un controllo dei valori di pressione arteriosa, un esame del profilo lipidico ematico, in particolare della colesterolemia e di rivolgersi al proprio medico di fiducia per decidere su eventuali ulteriori accertamenti e cure (ad es. antiaggreganti per evitare l'accrescimento della placca da aggregati piastrinici, antipertensivi per l'ipertensione arteriosa, statine per il colesterolo, ecc).
Ho alcune microformazioni polipoidi della colecisti, cosa possono essere e cosa fare? La colesterolosi è una forma di colecistosi (malattia caratterizzata da ispessimento delle pareti della colecisti) dovuta ad accumulo di grasso (tesaurismosi) nella parete della colecisti, focale o diffuso. La micro-obiettività polipoide potrebbe dipendere proprio dall'accumulo del grasso sottoforma di pseudopolipi. Purtroppo l'esatta diagnosi è demandata all'esame istologico, pertanto in questi casi occorre una visita chirurgica.
Ho una formazione ipoecogena all'ovaio trovata all'ecografia dell'addome, cosa potrebbe essere e cosa devo fare? Le formazioni ipoecogene dell'ovaio evidenziate all'eco-addome devono essere indagate più attentamente con l'ecografia trans-vaginale (TV); soltanto questo esame darà indicazioni diagnostiche più appropriate con il relativo approfondimento, se necessario.
Da una eco doppler TSA alle carotidi sono emerse placche calcifiche a livello bulbare di spessore medio 2,2 mm. Qual è la percentuale di stenosi. Per valutare la precentuale di stenosi causata da una placca, sono usualmente utilizzati i metodi NASCET ed ECST. Per approfondire visita la pagina dedicata all'ecocolor-Doppler arterioso.
All'eco mammaria ho una calcificazione con cono d'ombra posteriore, devo preoccuparmi? In termini generali, si può affermare che, in caso di calcificazione della ghiandola mammaria, la stessa dovrebbe essere valutata insieme ad altri elementi da ricercare nel corso dell'esame. Se trattasi di una calcificazione all'interno di una lesione, essa dovrebbe essere ulteriormente caratterizzata definendo i seguenti parametri: ecogenicità, deformazioni, margini, asse maggiore rispetto al piano cutaneo, multifocalità (altre lesioni nello stesso quadrante mammario), multicentricità (altre lesioni nella stessa mammella), continuità con i dotti mammari, segnale color-Doppler, ecc. Tutte informazioni che l'ecografista può fornire. Riguardo agli esami di screening per le patologie mammarie si può asserire che le indagini dovrebbero iniziare con una mammografia dall'età di 40 anni o prima nelle donne a rischio per familiarità per carcinoma mammario (dai 30-35 anni) e nelle donne che hanno avuto una gravidanza. L'ecografia va associata soprattutto in caso di ghiandola densa, in terapia sostitutiva ormonale e in caso di reperto mammografico o palpatorio di lesione sospetta. Si continua, se necessario, con la RMN mammaria.
Cosa potrebbe essere un'area fluida disomogenea di ndd a livello del versante profondo ventre muscolare gemello mediale? Un'area fluida evidenziata dall'ecografista potrebbe rappresentare una raccolta di sangue come esito di uno strappo muscolare, frequente a quel livello tra gli sportivi che giocano a tennis o a calcio. In questi atleti, soprattutto se di età più matura... si pùo avere la disinserzione del muscolo gemello mediale sul muscolo soleo, come conseguenza di uno scatto atletico improvviso.

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